Quattro chiacchiere con Cristian Candiotto da parte del sul partner Salice Occhiali

Hai voglia di presentarti a tutti noi?

Ciao mi chiamo Cristian Candiotto ma sono per tutti il “Cinghio”. Sono Guida Alpina, Istruttore del CNSAS e Tecnico Elisoccorso. Vivo in un piccolo paesino nel cuore delle Orobie Occidentali al confine con la provincia di Lecco, Bergamo e Sondrio.

Voglio vivere… Vivere da morirne!! Questo è il mio stile di vita, vivo di montagna e adoro vivere sempre nuove avventure.

Mi sono orientato alla frequentazione della montagna fin da piccolino con il Cai ma è stato più tardi che la passione ha preso il sopravvento. Ho sempre avuto una forte attrazione verso attività adrenaliniche, quindi il paracadutismo, il Football Americano, le corse in moto da strada o cross… Ma la montagna ha sempre avuto un posto riservato.

Fine anni 90 sono diventato Istruttore Regionale di Alpinismo ed ho continuato a fare attività non solo per me ma cercando anche di avvicinare gli appassionati con criterio e dedizione a questa attività, fino a dedicarmi al professionismo e farlo diventare un lavoro a 360°. Con i miei clienti mi diletto a ripercorrere la storia dell’Alpinismo sia su roccia, ghiaccio, misto o sci tutte discipline che adoro e seguo durante il corso dell’anno ma soprattutto mi piace scoprire ed aprire, con loro, itinerari nuovi. Mantengo però sempre un piccolo spazio per me e le mie salite solitarie e non: momenti a cui non riuscirei mai a rinunciarvi.

Ci dici quali sono la tua più grande qualità ed il tuo più grande difetto?

Pregi e difetti… Posso dire che sono una persona molto decisa e che non cerca escamotage per raggiungere un obiettivo. Tra i difetti che ho – e sono tanti – faccio fatica a riconoscere le sfumature di colore: per me o è nero o è bianco. Ma negli ultimi anni ci sto lavorando: starò invecchiando?

Qual è stato il momento più buio della tua carriera?

Nella mia vita alpinistica posso ricondurre i momenti più bui, ai momenti più tristi, associati alla perdita di amici in montagna. Si, fa parte del gioco, ma è una situazione che fai fatica a digerire.

Quale è stato il momento più brillante della tua carriera?

Mentre per quanto riguarda i momenti più belli o brillanti: beh senza ombra di dubbio ogni giorno della mia vita è figo. Sono felice, mi alzo con il sorriso e vivo bene quello che faccio, ritenendomi fortunato.

Quale è stato il momento più divertente della tua carriera?

Il momento più divertente della mia carriera? Non c’è un ricordo particolare: ogni giorno io mi diverto con i miei clienti perché ho scelto di far la Guida Alpina a mio modo e finché ogni giorno lo affronterò con il sorriso questa sarà la mia vita e mi ci dedicherò con tutta la passione che ha fatto di me quel che sono.

Quali sono i consigli che daresti ad un giovane che intende seguire i tuoi passi sotto il punto di vista della tua carriera sportiva?

Se dovessi dare un consiglio ad un giovane, mi permetterei di dirgli: “Fatti le ossa, fatti la tua esperienza che non è mai troppa, porta rispetto a chi verrà con te e vivi il tuo stile senza adeguarti buttandoti nella mischia ed imparando a muoverti da solo.”

Spostiamo le lancette dell’orologio in avanti di 10 anni: chi sarai? Cosa starai facendo? In che veste ti immagini?

Tra dieci anni??? Naaaa non è un problema che mi pongo: vivo oggi e al domani ci penseremo. Magari, chi lo sa, varcherò i mari.

Ti và di condividere con noi il tuo più grande sogno a livello sportivo e a livello personale?

Non ho sogni particolari a livello sportivo, però a livello di passione vorrei salire le vie più rappresentative dell’Alpinismo nelle Alpi con i miei clienti e condividere con loro le emozioni del passato.

Quale è il tuo articolo preferito di Salice? Ci spieghi il perché di questa preferenza?

Che dire? Uso Salice perché fanno parte di me ed io mi sento parte di loro. Un prodotto che mi piace molto è l’occhiale azzurro/arancio che spesso uso: lente, montatura e colore superrrr!

salice
Intervista con Cristian Candiotto