La Valgerola

La Valtellina è costituita per lo più di territorio montano, valli e vallette che si dipanano a destra e a sinistra del fondovalle solcato dal corso del fiume Adda ed una di queste è la Valgerola, nelle alpi Orobie, dove si trova Gerola Alta, a circa 1000 m di quota, grazioso borgo ricco di storia.

Qui, dove ho scelto di vivere, buona parte del territorio è protetto, facendo parte del Parco delle Alpi Orobie. L’ambiente è molto vario visto che tutta la Valgerola si snoda tra i 200 metri di altitudine fino agli oltre 2.000 metri delle vette più alte.

È una vallata con mille aspetti paesaggistici, presentandosi a volte ampia con dolci rilievi montuosi e a volte aspra con cime imponenti e ripidi versanti. Ciò garantisce paesaggi variegati, possibilità di compiere differenti sport ed un ambiente dove rilassarsi e divertirsi allo stesso tempo. Ben nove vallate circondano la Valgerola ed ognuna offre delle peculiarità paesaggistiche nonché habitat differenti per i tanti animali che qui si possono avvistare.

Il territorio della Valgerola si caratterizza infatti per la presenza di insediamenti abitati ad altezze elevate, sorti nei secoli in relazione alle tradizionali attività agricole di allevamento e utilizzo di boschi e miniere. È attraversata dal torrente Bitto, dal quale prende il nome anche il famoso formaggio che qui viene prodotto.

Nella porzione più bassa della vallata si trovano boschi di latifoglie che man mano che si sale lasciano il posto a faggi e ad abeti, per sconfinare poi in splendide praterie di montagna. Le cime più elevate si presentano rocciose con i tipici ambienti rupestri, habitat ideale per camosci e stambecchi che qui vivono indisturbati. Le impervie pareti rocciose sono il luogo ideale dove nidifica l’aquila reale, maestoso rapace con 2 metri di apertura alare. Tra i boschi trovano riparo i caprioli, i cinghiali e tanti altri piccoli mammiferi come la volpe, l’ermellino e la pernice bianca, salamandre e marassi.

La Valgerola è la meta ideale per chi desidera vivere a contatto con la natura, lontano dalla confusione, tra prati, boschi rigogliosi e laghetti con acque limpide incorniciati da vette imbiancate. Il territorio valligiano presenta i segni i segni della civiltà pastorale, con il suo paesaggio agrario, gli usi, i costumi, le baite ed i piccoli insediamenti che si rifanno ad un mondo rurale profondamente radicato nella cultura locale, sorto e sviluppatosi attorno all’allevamento del bestiame ed alla trasformazione del latte, nonché al tipico tappeto pezzotto.

La nostra valle non conosce momenti morti e offre il suo lato migliore in ogni stagione. Ogni giorno da noi potrete vivere la cultura rurale come attenti osservatori o anche dandoci una mano se lo desiderate.

La Valgerola

La fioritura primaverile

Vieni a trovarci in primavera e assisti in prima persona allo spettacolo unico della natura delle valli alpine che si risveglia. Mentre sulle piste gli ultimi ospiti invernali solcano ancora la neve, a valle il mantello bianco inizia a sciogliersi per lasciare spazio a un verde smeraldo.

La Valgerola

La freschezza dell’estate

Desideri vivere qualcosa di autentico durante le tue vacanze estive in Valle, percorrere nuove strade e provare attrazioni che da tempo ti stuzzicano? La nostra valle è una vera miniera d’oro per gli amanti degli sport.

La Valgerola

L’autunno dorato

La magia dei colori e le piacevoli escursioni: vivi il fascino dell’autunno. Quando le giornate tornano ad accorciarsi, la nostra valle è inondata da una luce speciale che farebbe la gioia dei pittori impressionisti.

La Valgerola

L’inverno da favola

Se l’estate regala avventura e benessere, l’inverno trasforma la Valle in un luogo magico, incantato. La stazione sciistica di Pescegallo accoglie gli sportivi con dodici chilometri di piste, sulle quali tutti possono trovare divertimento grazie ai diversi livelli di difficoltà.

Cosa vedere in Valgerola

Nel rispetto e nell’unione tra ambiente e uomo, se hai fame di storia e di peculiarità artistiche e artigianali della valle, è possibile visitare l’Ecomuseo e la Casa del Tempo, nonché il Centro del Bitto della Valgerola dove vi è la possibilità di toccare con mano la realtà del formaggio Bitto. Qui le tradizioni sono ancora vive a chilometro zero e comprendono anche il Museo Vanseraf al Dosso, il Museo Etnografico a Rasura.
A Sacco, in contrada Pirondini, la Camera picta, un ciclo di affreschi del XV secolo con una delle più belle immagini dell’Homo Salvadego, creatura misteriosa e il cui carattere schivo, ma semplice, genuino e operoso è il simbolo della cultura contadina alpina.
Tra i numerosi edifici di culto e le edicole sparse nelle varie frazioni, una menzione particolare meritano la chiesa di San Bartolomeo, già nota nel 1307, e l’oratorio dei Confratelli risalente al XVIII secolo.

Il mondo è cambiato, ma di fatto, è cambiato ben poco, in Valgerola: stessa natura, stesso ambiente incontaminato, stesso naturale distanziamento sociale come la montagna vuole, stessi ritmi rilassati di sempre. Ma quel che si coglie fin dal primo sguardo è la diversità dei suoi panorami alpini insieme alla sensazione di trovarsi su delle montagne autentiche.

C’è sempre qualcosa da fare da noi!

Contattami, ne parleremo insieme!

Condividi questa storia, scegli tu dove!

guida alpina