Torre Bering

Scheda tecnica
Dislivello: 1323 metri
Tempo di percorrenza: 4/5 ore
Difficoltà escursionistica: EE
Quota massima: Passo del Colino orientale 2412 m.
Sentiero: segnalato con segnavia bianchi e rossi

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Torre Bering

Località di partenza

Da Morbegno (SO) si sale alla piccola frazione di Poira e si lascia la macchina proprio alla fine della strada asfaltata nel piazzale della piccola e graziosa chiesetta.

Avvicinamento: Dal piazzale della chiesetta di Poira (1000 m.s.l.m.) seguire le indicazioni per Peccio e Ledino (cartelli indicatori di colore giallo). Arrivare al Peccio è facile in quanto una comoda carrareccia vi conduce nel volgere di 15 minuti. Giunti al Peccio il sentiero s’intrufola nel bosco di aghifoglie. Il sentiero, pur non essendo tenuto benissimo, è molto ben tracciato. Si arriva nel volgere di pochi minuti ad una cappelletta della Sacra Famiglia e si prosegue sempre su sentiero. Dopo una ventina di minuti si arriva alla strada Tagliafuoco, la si attraversa e si prosegue sempre in salita per l’evidente sentiero che in 10 minuti porta al gruppo di baite del Peccio (1613 m.s.l.m., 60 minuti da Poira).

Si prosegue per l’unica traccia di sentiero che sale l’ampio ed evidente canalone della Val Toate. La Torre Bering si erge davanti a noi. Si prosegue per il sentiero che nel volgere di un’oretta porta nei pressi della Pilastro delle Stelle cadenti. Abbandonare il sentiero ed in 10 minuti all’attacco della parete sud.

Relazione

Si sale la placca liscia che costituisce il punto più basso del pilastro. Seguire l’incisione più lunga al centro della placca fino ad arrivare in sosta.

Dalla sosta si scende a sinistra per un salto di circa 10 metri fino a raggiungere un’evidente cengia erbosa. La discesa non è particolarmente complessa, ma è meglio mettere qualche protezione per il secondo. Raggiunta la cengia si risale un diedrino che oppone un passaggio di V°+, ma si riesce a proteggere su uno spuntoncino a sx. Dopo questo passo, c’è un altro passo delicato soprattutto nel ristabilizzarsi (V°). Si prosegue poi verso destra per circa 30 mt.

Dalla sosta a destra per cengia, entrare in un diedro e salirlo (7 mt), poi risalire per paretine alla sosta (40 mt). Attrezzare la sosta su friends proprio sotto il primo pilastro.

Per placche e diedrini fino al colletto a monte del primo pilastro. Poi si inizia a scalare le roccette in direzione di un evidente diedro con al centro una grossa lama staccata dal resto della parete. Si scala questo diedro che oppone passi di V° e richiede un’arrampicata molto divertente e gratificante. Una volta vinto il diedro, le difficoltà si abbassano e si prosegue con facile progressione verso destra (15 mt), fino al colletto.

Obliquare a sinistra (placca liscia con lame rovesce) per fessura in un diedro sovrastato da grosso masso in bilico con a sinistra una lama staccata. Puntare al masso ed aggirarlo a destra (40 mt). Si arriva su un terrazzino erboso ove si sosta su chiodi.

A destra sul versante Est. Salire per facili lame fino a un intaglio (40 mt spuntone).

Per placca sul filo del pilastro, obliquare a sinistra e salire un diedrino al cui sommo si trova un terrazzo erboso (40 mt). Si sosta su un cordone fissato su massi e chiodo.

Attraversare il terrazzo, salire un diedrino a lame, poi per cresta fino in vetta (35 mt).

Fino al terrazzo erboso in libera. Sfruttare i chiodi di sosta del 8 tiro e scendere in doppia fino alla sosta 7, poi ancora in doppia al colletto. Usciti dal canale erboso in pochi minuti si arriva al sentiero di salita e da qui in una decina di minuti all’attacco della via.

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