Certe cose nascono per caso. È così che dopo aver sentito Valentino Cividini, chiamo Benigno Balatti e gli dico…”’nduma? Ieri Valentino e Lorenzo Festorazzi hanno aperto una nuova linea sulla ovest, dai che ne approfittiamo e la ripetiamo!”

Ma il tempo come si sa non si comanda e, beffardo, in quei giorni gioca con la temperatura scollando quel poco di ghiaccio rimasto sulla bella linea di Sangue Freddo sul Grignone. Ma come si sa spesso non si demorde all’apparenza, bisogna proprio sbatterci il naso e cosi’… venerdì 5 dicembre decidiamo di attaccare la linea.

Il primo tiro si dimostra già ingaggioso… poco ghiaccio rimasto e la neve che non porta più neanche un passo. Recupero il Ben e decido di attaccare il secondo tiro. Inizia una progressione circense ricercando dei finti appoggi per potermi alzare paso dopo passo.

Ormai le condizioni sono cambiate la linea non è più praticabile, placca di roccia liscia, davanti croste di ghiaccio scollato e alla mia destra solo spaccature di roccia marcia…

Dopo 20 metri sprotetti trovo un chiodo provvidenziale lasciato da Lorenzo, e lì ho deciso di far sosta e calarmi. Stop, il tentativo finisce qui. Rientro alla sosta dal Ben e basta uno sguardo verso una goulottina a sinistra… per modificare al volo i nostri programmi. Tentiamo?

E così rinunciando alla ripetizione di Sangue freddo ci ritroviamo a percorrere una linea tutta nostra, bella e divertente quanto logica, intervallando passaggi di ghiaccio come fossimo in Goulotte a placche con passaggi atletici di misto e pendii nevosi di raccordo. Siamo usciti poi su un bellissimo tiro in diedro/ camino che sbuca sulla cresta in direttiva al Rifugio Brioschi. Che dire, una figata! Partire per una ripetizione e portare a casa una linea nuova!

Soddisfatti e contenti ci guardiamo ed il Ben mi dice che queste pareti hanno vie con nomi di donne e morose di amori nati e cuori spezzati… che nome gli diamo? Mi guarda e dice, “beh questa è per la tua donna…” e così sia. Via Valentina.